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Il dolore al tallone è uno dei fastidi più frequenti che possiamo riscontrare, questo perché il tallone del piede è una zona molto usurata, e porta molto dolore ai piedi. In genere si manifesta con un esordio graduale ma progressivo, ma che va via via peggiorando nel tempo e che si fa sentire in maniera particolare proprio durante l’appoggio del peso sul piede che ne soffre.

Il dolore ai talloni di norma è più forte al mattino e dopo i primi passi a seguito di un periodo di inattività (per esempio dopo essere stati seduti a lungo), mentre camminando tende a migliorare (per poi peggiorare dopo lunghi sforzi o anche solo dopo essere stati a lungo in piedi).

Molti pazienti arrivano a zoppicare o camminare in modo anomalo per non sentire dolore e questo può causare complicazioni a gambe e schiena. La prognosi dipende ovviamente dalla causa che ha scatenato il disturbo. L’osteopata può attraverso i trattamenti osteopatici riuscire ad intervenire senza traumi sul problema.

cosa è il tallone

Vediamo subito in maniera più specifica:

Che cosa è il tallone

Il tallone è l’estremità posteriore del piede ed è costituito dal calcagno, una delle sette ossa del tarso. Su di esso e sul metatarso si scarica il peso del corpo, sia in posizione eretta, sia durante la deambulazione.  

Dolore al tallone Cause e sintomi

I dolori al tallone del piede hanno una loro spiegazione inerente alla modalità con la quale il nostro organismo manifesta un possibile infortunio dovuto o a un danno muscolare o ad altre tipologie.

Un dolore al tallone, è un avviso della necessità di consultare un medico; si tratta di un sintomo da non sottovalutare, poiché le patologie in grado di provocare il dolore al tallone sono numerose e di differente gravità. In merito al dolore al tallone del piede ci sono tantissime cause o concomitanze che portano a sviluppare dolore ai talloni per esempio uno stile di vita sportiva con esercizi portati all’estremo, oppure al contrario uno stile di vita sedentario.

Da non sottovalutare invece sono:

Le alterazioni della postura, il restare in piedi numerose ore, ma soprattutto l’obesità, infatti il peso è un grosso limite perché sovraccarica la parte che ne risente.

Ancora la fascite plantare è una delle cause più comuni di infiammazione tallone responsabile di circa l’80% dei casi. Si tratta di un’infiammazione della fascia plantare, ossia del cordone fibroso che decorre in avanti dal calcagno fino alla radice delle dita del piede. Sulla fascite plantare e i tempi di guarigione puoi verificare alcune variabili anche negli altri contenuti del quale mi sono occupato nella sezione dei consigli del sito.

Anche il tendine d’Achille può rappresentarne una causa, è un’infiammazione che colpisce soprattutto gli sportivi e che si manifesta come dolore acuto al tallone e gonfiore lungo il tendine, in prossimità del calcagno; è spesso presente anche rigidità della caviglia.

Infine la Spina calcaneare, questa è un’altra causa molto comune La spina calcaneare è un’escrescenza ossea che si sviluppa nella parte inferiore dell’osso.

Le cause della formazione degli speroni possono essere uno squilibrio biomeccanico, la corsa e il jogging, scarpe della taglia sbagliata o troppo consumate, oppure ancora l’obesità.

I sintomi della tallonite sono ovviamente specifici a seconda della patologia responsabile, ma il dolore al tallone ne rappresenta l’ovvio punto in comune.

Cosa fare quando si ha dolore nel tallone? 

Il mal di tallone è prodotto da un infiammazione al tallone molto insidiosa e dolorante, infatti a volte si tende a non coglierla appieno finendo, come detto prima a zoppicare, con dolori alle gambe e stanchezza e compromettendo soprattutto la schiena, non solo ma la manifestazione di possibili crampi ai piedi può facilmente depistare dal problema vero. Vediamo come interviene l’osteopatia sui dolori al tallone.

lOsteopatia interviene sulle disfunzioni dinamiche e meccaniche dell’arto inferiore e del piede e infiammato, per questo motivo, i trattamenti osteopatici costituiscono un rimedio estremamente efficace per i dolori al piede.

Da un punto di vista metodologico l’indagine inizia da piede ma necessariamente si estende all’arto inferiore, al bacino e, spesso, alla colonna vertebrale.

Ricordiamo infatti che, nella maggior parte dei casi, il dolore al piede non dipende da un problema a livello del piede ma da catene disfunzionali discendenti in arrivo dall’alto. In altri termini, nella maggior parte dei casi, il piede lavora male e fa male non per colpa sua ma per adattarsi a problemi localizzati a monte.

Infine

Dolori al tallone: quali scarpe usare per alleviare l’infiammazione

Consiglio sempre delle scarpe essenziali molto semplici, questo per smaltire in qualche modo lo stress che ne deriva al proprio fisico durante uno sforzo come quello che può dare un impegno sportivo. Il consiglio che do a tutti i miei pazienti è sempre quello però di usare queste scarpe in maniera molto graduale, per permettere al piede di abituarsi.